lunedì 12 febbraio 2007

un calcio alle ipocrisie


Gentile Ministro Melandri,
sono corsi fiumi di parole e luoghi comuni sugli atti di violenza negli stadi, ma nessuno ha scritto o detto qualcosa per sottolineare un fatto semplice ed evidente: mai nessun essere umano di sesso femminile è stato protagonista né partecipe di questi episodi. E, ancora una volta, le donne devono subire la violenza maschile, essere annullate nella loro specificità, rinunciare ad una passione, che magari vivono profondamente anche se civilmente e senza manifestazioni estreme e violente.
Non sarebbe veramente il caso di cominciare a riconoscere la differenza delle sensibilità e dei comportamenti? Le donne sugli spalti, accompagnate anche dai loro bambini, sarebbero un esempio di quel tifo civile che tanto auspicate e, anche se in piccola parte, annullerebbero quel vuoto e quel silenzio che rendono le partite di calcio, in stadi a porte chiuse, gelide ed irreali.
Questa non è una provocazione, ma una proposta che già sarebbe dovuta scaturire dalle donne della politica e del giornalismo sportivo.
Grazie!
Saluti di pace
Una tifosa nerazzurra

(foto di Lorenzo Cicconi Massi - World Press Photo)

2 commenti:

C. ha detto...

Mi associo in pieno... sei sempre una grande. Anche se non frequento gli stadi penso che tu abbia avutouna grande idea.

"airin scarpette rosse" ha detto...

INCREDIBILE: la ministra (o meglio la sua capa segretaria) mi ha risposto...ecco qui:

Cara Irene,
La ringrazio a nome dell'on. Melandri per le sue parole e per le
sue valutazioni..davvero condivisibili e che vanno nella direzione di alcune delle decisioni e dei provvedimenti assunti in questi giorni
Cordialmente
Lucia urciuoli

Lucia Urciuoli
Capo Segreteria Ministro Melandri
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