giovedì 28 maggio 2015

la mia amica beatrice che credeva nelle persone che fanno la'more.


"I signori desiderano caffè?". a fine cena lo si chiede sempre ai clienti dopo il dessert.
per qualcosa di amaro che segua il dolce e accompagni le piccole meraviglie create dai pasticceri "innamorati". per un saluto dal sapore intenso, per una tradizione italiana, perchè la condivisione non finisca troppo presto...

c'è chi per paura di non dormire lo ordina decaffeinato.
(Ma se ti addormenti poi non fai l'amore?? 
 sussurra la voce interiore del compagno/a, ma soprattutto della cameriera). 

...  la'more si può fare con l'anima, con gli sguardi, con le parole, con le poesie, con una corsa in vespa, con una ballata in un locale con la musica assordante, con una passeggiata a respirare il mare, con un silenzio infinito ascoltando i treni passare, con il vento che si racconta al grano, con la notte che accarezza i pensieri rumorosi...con le mani che si sfiorano sotto il tavolo...con lo stesso cucchiaio che affonda nel cioccolato...
...ma l'amore è insieme incontro di corpi, che solo se si fanno dono di se stessi e si conoscono e si riconoscono danno vita a stelle danzanti.

beatrice credeva nelle persone che fanno la'more.

e ogni sera alle coppie che si amavano o che si sarebbero amate, in ogni decaffeinato aggiungeva una piccola dose di macinatura di chicchi di caffè vero senza dir nulla...e così magari invece di chiudere gli occhi prima del tempo, si sarebbero dedicati più di un bacio (al gusto di caffè).