sabato 28 gennaio 2012

dal quaderno delle vacanze di nenè in corsica (quarto giorno).


caricare la moto è sempre un'impresa...ma tu sei il mio eroe.
e il tuo destriero ci condurrà alla prossima meta.
sosta boisson fraiche a st. florent dove incontriamo per caso riccardo&moglie in viaggio di nozze. (questo piccolo mondo non smette mai di stupirmi).
forza...ancora 20 km al traguardo...la strada taglia il deserto des agriates, con le sue rocce spoglie, ma le curve sono dolci. la solidarietà dei motociclisti che si salutano sempre con la mano mi fa sorridere...ma io nn stacco le mie dal serbatoio che qui dietro è tutto un gioco di muscoli e equilibrio, mio capitano ;-)!

Tra gli ulivi, e la polvere, gli alberi da frutta e i salici, sulla N197 c'è una casa di pietra con le persiane di legno bianche: il nostro rifugio per la notte.
L'edera la veste, marito e moglie con grembiule nero la gestiscono.

maigret de canard per pranzo e poi si scende a piedi a la plage di ogliastro dove l'acqua del fiume si dirige al mare. la sabbia è bianca e l'acqua cristallina e frizzante. in fondo ala baia un gruppo di naturisti e il sentiero tra piante e arbusti porta ad altre cale. l'ora del pomeriggio è calda e tu schiacci il tuo pisolino che solo io potrei disturbare e così faccio! i piedi si muovono sulla sabbia, nella nostra camera "antica" ci prepariamo per la sera. Ile Rousse.
Bello il vento che ci accompagna all'isola rossa, ha il sapore di libertà e sotto il casco i miei occhi sono incantati dalla costa e dalle correnti, i tuoi sono concentrati sull'asfalto. l'isolotto col faro è la nostra destinazione.
d'ora in avanti sarai jean paul, con quel mio cappello verde chiaro che ti fa tanto artista francese maledetto. il tramonto si fa attendere ma tra gli scogli il panorama è incantevole, il sole fa giochi di luce con la roccia. ci sediamo sul muretto, come gli altri turisti, ad aspettare che piano piano il disco infuocato si spenga nel mare. cambia forma oltre che colore e poi ci dice..."a domani".
tra le viuzze del centro è arduo scegliere dove sostare per cena. è pieno di menu e luoghi e gente...ma restiamo attratti da un'immensa cucina a vista del restaurant "U Libecciu". ogni piatto, differente, sembra la tela di un pittore. il dolce è 24 carats...e poi finalmente assaggio il basilico rossoooooooo.
le posate sembrano quelle dei pirati, il mio chef sorride e la magia è completa.
nella notte buia ritorniamo al "Jardin de l'ostriconi" dopo aver ricevuto i complimenti per il mio "culo da suzuki". la stellata è da antologia: il grande carro, il silenzio, le costellazioni che illuminano la volta celeste, il tuo abbraccio.

martedì 10 gennaio 2012

"i pesci non chiudono gli occhi"


gli uomini hanno guardato, guardano o guarderanno sempre il mare.
...e io ne ho 3 che l'hanno fatto, lo fanno o lo faranno.

alex che anche inconsapevolmente dice e fa cose che mi mostrano qual è l'onda giusta...
con semplicità e leggerezza lui sa
che quando si ama si danno i baci
che le storie hanno un lieto fine
che i pancake sono sempre buoni a colazione
che cucinare è un gioco meraviglioso
che la mia mamma sa fare le polpette
che andare al largo non fa paura con qualcuno accanto a te...

carlo
che da quando sono nata è la mia spiaggia dove costruire il castello di sabbia...
con la valigia dei migranti e lo zaino da esploratore lui sa
che ogni tanto bisogna partire...
che i sentimenti ci rendono umani
che il cuore è coraggioso
e i sogni sono da portare sempre in tasca
che come dice nietzche "bisogna avere un caos dentro per generare una stella danzante"
che una partita di pallone può non essere solo una partita di pallone.

khaled che mi tiene per mano prima di ogni tuffo nell'acqua salata...e lo farà sempre (spero)...
con le stelle negli occhi e i pesci che non chiudono gli occhi lui sa
che c'è un tempo per ogni cosa
che le chiavi di casa ti ricordano dove tornare
che le sfide sono il trampolino per il prossimo salto
che dietro ogni curva c'è un'alba nuova
che quando osserverò la luna dal nostro terrazzo lo penserò
che nessun uomo è un'isola
che il betta splendens è magico (e magari sarà il nome di un piatto).




domenica 1 gennaio 2012

01.01


...e così la fine e l'inizio si sono incontrati
nell'istante di un bacio.

il mio anno è finito ad una cena per 500 persone in una villa illuminata a festa.
al lavoro tra risate e rincorse...
con i grissini contati,
le bavaresi da impiattare,
i nastrini rossi ai tovaglioli,
il count down con i camerieri,
le scale da percorrere,
i tacchi da 7 cm,
il suo sguardo in cucina (che mi mancava e mi mancherà),
il capo bagnato da una fontana di spumante (la scena più esilarante),
il ballo sensuale con lui,
la mezzanotte insieme sotto il tavolo,
il ritorno a casa...vai piano...aspettandoci ai semafori,
la notte di milano, croissant e bottiglia di brut.

il mio anno è iniziato in un abbraccio addormentato fino a tardi,
il messaggio di mio fratello e i suoi propositi
"come farei senza mia sorella",

la mia mamma con cui bere il caffè,
le lenticchie della tata...per augurarci ricchezza,
la telefonata della sua mamma per augurarmi felicità,
prendermi cura di quello che è diventato nostro, anche se è solo un bilocale,

...sorridere a questo 2012, che facile o difficile che sia...
spero abbia la luce del quadro della nonna.