mercoledì 1 dicembre 2010

cara nenè...

Cara nenè,
(oggi scrivo a te invece che a babbo natale), perchè è il 1 dicembre, primo giorno del calendario dell'avvento, prima finestrella e primo cioccolatino da scartare...
e quest'anno chissà che davvero natale non capiti il 25 giugno come suggerisce qualcuno.
oggi fiocca sui tetti di lambrate, su quelli della bovisa, su quelli di via botta (e anche su quelli di dublino). la neve se ne frega, tu no.
la neve porta silenzio, tu fai rumore.
la neve è bianca, tu sei mille colori.
sarà strano tra 25 giorni, perchè non tutti ci saranno, non ci sarà tuo fratello che da 30 anni svegli ogni mattina a natale, perchè sotto l'albero ci sono i regali, e c'è il tè coi biscotti sul tavolo. non ci sarà alex che negli ultimi anni all'alba era già in piedi, non ci sarà chi hai aspettato, perchè hai smesso di aspettarlo. vi siete regalati un natale un anno fa e i ricordi fanno bene e male. ma fanno anche tin tin come le campanelle delle renne.
ci sarà la mamma, come sempre e più di sempre, perchè natale è con lei per te e con te per lei.
ci sarà, magari, se almeno un desiderio si avvera, chi prenderà il caffè con te quella mattina nella cucina rossa,
ci sarà l'aperitivo da peck con stefino,
ci sarà il babbo con la cravatta,
ci sarà la nuccia che bussa alla porta,
ci saranno zii e cugini che comunque verranno...
ci sarà l'amaro con alice a fine serata.
ci sarà amore.
ci sarai tu, che non hai slitta nè barba...
che sei caduta e ti sei rialzata sulle tue gambe,
che in tre anni sei andata e sei tornata e hai ricominciato tutto due volte, e sei sempre la stessa che ami e sei amata, un po' come viene, un po' come va. che non rinunci, che non ti arrendi,
perchè le lettere si scrivono, i sogni sono piccoli e grandi, alcuni stanno in un cassetto, altri volano via leggeri come la neve, alcuni restano, altri nascono.
perchè è già il momento dei baci di dama per chi ci sarà e ci vuole essere,
magari il cioccolato avrà una spezia in più, perchè anche i baci cambiano. e comunque si danno.

domenica 31 ottobre 2010

cardamomo.



Cura è una parola rotonda come l'
Ansa del lago in autunno o come la
Ruota di una carrozza da principessa,
Dama segreta in una fiaba in cui l'
Aroma del caffè è dolce, speziato e
Morbido come un cuscino arabo.
Ocra sono le foglie che danzano e
Mille i baci sognati di un
Ottobre innamorato come a primavera.

domenica 10 ottobre 2010

pasticci e pasticcini.


questo è quasi un fumetto, ma non c'è fumo.
solo profumo di qualcosa di dolce.

k. invece che con la camicia, era nato col cappello. da chef.
E quando il suo nasino spuntò fuori, ce l'aveva già scritta dentro la sua strada,
la sua storia.
lui era la sua bella storia.
più che una storia forse era una ricetta...di quelle in cui gli ingredienti sono da inventare, mescolare, miscelare, aggiustare, assaggiare, scaldare, raffreddare, lasciar riposare...

veniva da un paese al confine con una stella e sognava di prenderne una, di stella.
la stella era l'onorificenza più importante che si potesse desiderare sul suo pianeta.

aveva iniziato sin da bambino a girare il mondo...lasciandosi guidare dal gusto e dall'olfatto.
e con i suoi occhi allegri osservava in ogni cucina i segreti dei cuochi.
le spezie, i colori, gli accostamenti, le tinte, gli odori, le forme che il cibo assume quando la fantasia di un uomo se ne innamora e lo prende in mano.

...cresceva e imparava, copiava e creava, gli artisti fanno così. cha siano pittori, poeti o chef.
un giorno lesse sul giornale più illustre del settore enogastronomico di un concorso per la torta più grande, venivano da ogni dove per parteciparvi...da ogni continente.
perchè in palio non c'era solo una corona d'alloro, la fama e il rispetto, e un cucchiaio d’argento, c'era una stella, da appuntare sulla giacca e sul cappello.

bisognava essere originali e anche fare qualcosa di immenso allo stesso tempo, non era affatto semplice.
e lui era da solo in questa impresa.
tutti gli chef avevano uno stuolo di aiutanti e commis, spesso più bravi di loro.
lui aveva la sua passione per la pasticceria, lo zucchero, la magia... e un'amica.
Già un’amica. Che non è cosa da poco ai nostri tempi.
A lei piaceva sperimentare quello che lui preparava e ascoltare
e osservare quando lui era impegnato nelle sue creazioni culinarie.
e così lui le domandò secondo lei cosa poteva preparare. di buono. e spettacolare.
e lei rispose così: non contano i kg di farina, o i litri di panna, non conta se la teglia è da 1 m,
conta l'amore che ci metti e il sogno che vuoi realizzare:
quello è l'ingrediente segreto.
K. ci pensò tutta la notte, lesse e rilesse i suoi libri, gli appunti, cercò di immaginarsi gelati, sorbetti, semifreddi, bavaresi, strudel…cannella, zenzero, miele, cacao…

Poi si addormentò. Con la testa sulla foto di un bacio di dama.
E quando si svegliò in un’alba assolata, la sua amica era lì con un bacio di dama,
anzi due.

E lui capì, si lluminò e le sue mani fecero la magia.
Un tortino per due, al cioccolato extrafondente con crema alla birra… e sopra una stella di zucchero.
Quando i giudici lo assaggiarono, non ebbero dubbi, la grandezza non sta nella misura, ma nella cura.
Sapeva d’amore, dal primo all’ultimo ingrediente, d’amore nell’impasto, nella combinazione dei sapori,
nella cottura e nella dedica.

A lei toccò la stella di zucchero. A lui la stella sulla giacca.
E insieme si mangiarono due baci di dama.


sabato 28 agosto 2010

il plancton e la viandante.

plancton deriva dal greco e significa"vagabondo".
lui era nato in un giorno di febbraio nella bianca algeri.
quando il vento d'inverno spazza via la foschia che sale dal mare
e la voce del muezzin si lib(e)ra più veloce
da quella sponda del mediterraneo.
"ciao viandante." le disse la nonna appena la vide.
con quegli occhi vispi nonostante i suoi 89anni
e azzurri come le onde che si infrangono su questa riva del mediterraneo.
lei era nata in un giorno di febbraio
in una milano bianca per la neve di carnevale.
...segue...

venerdì 27 agosto 2010

basil coast to coast


9 Agosto
come nelle calde notti milanesi di una volta non riesco a dormire...alle 5 del mattino percorro con la mia valigina a rotelle viale montenero. E' ancora buio e c'è il silenzio d'agosto di città. Mi siedo davanti alla coin ad aspettare. il taxi bianco con l'allegra compagnia si ferma e mi recupera. Belli sono jean, guappa e canio. i migliori compagni di viaggio nel momento del bisogno. "Ci pensa la vita, a volte."
Il caffè peggiore all'aereoporto di Linate, si vola... napoli e il vesuvio che sovrasta. Signora Brioche alle mandorle o crema e amarena da Cimmino a Posillipo. in mare, davanti a via Caracciolo, due sposi fanno le foto con l'abito bianco bagnato e salato.
la vacanza è appena iniziata, imbocchiamo la salerno - reggio calabria. sosta a battipaglia: mozzarella time! splendori e miserie d'italia...vicino a polla, la certosa di padula, chiostri e piastrelle gialle e blu nella cucina dei monaci. non possiamo fermarci per la frittata dalle 1000 uova... ci aspetta, inerpicato tra boschi e curve a Trecchina, il b&b l'Acquario (perchè si chiama così?). cena a porcini e pepi cruschi.
10 Agosto
"Giuseppe spostati" (Trecchina - Maratea)
11 Agosto
"la melanzana rossa di amy winehouse" (Trecchina - Lauria - Rotonda)
12 Agosto
"Vi divertirete sicuramente - sergio citti docet" (parco del Pollino - Pietrapertosa)
13 Agosto
"Il volo dell'angelo" (Pietrapertosa - Castelmezzano)
14 Agosto
"La mantide religiosa e Tonino Restaino" (Matera - Acerenza)
15 Agosto
"Il capretto, il pooope e la processione anticoncezionale" (Ferragosto ad Acerenza)
16 Agosto
"Cosa vuoi di più dalla vita? Un lucano a Pisticci o un Coppola a Bernalda?"
17 Agosto
"Ma siamo sicuri che Cristo si sia fermato ad Eboli e non a Sibari?" (Sibari - Catania)
continua (Questi sono solo i titoli delle puntate ;-)!)

lunedì 2 agosto 2010

un sassofono sotto il mare.

Lavagna. stazione di Lavagna.
La scritta sul molo recita "velocità max 3 nodi".
Ma tu nenè a quanto vai quando hai il vento a favore?

Profumo di pini marittimi, le vele allineate, il poeta del cocco che riserva una rima anche per te, gli innamorati e i baci da cartolina, le lacrime sanno di acqua salata e le risate che sapore hanno? miele di tiglio, mostarda di frutta, arancia candita, o granella di mandorle?

c'è un suonatore di sax nel tunnel verso la spiaggia, ti suona il suo soul, a te che hai una chiave di violino dentro all'anima e vorresti dirigere un'orchestra di strumenti a fiato, a corno, a tastiera...per chiunque compri il biglietto per il tuo concerto, o magari glielo regalerai tu. entrata libera.

...il treno lascia la costa e ritorna in pianura, tra campi di girasoli addormentati, una lepre solitaria che cerca una balera per la serata, il trattore che pettina il fieno, il ponte sul grande fiume.

Rogoredo. stazione di Rogoredo.

venerdì 23 luglio 2010

assaggi.


"E ora,
spegniamo le candele
che fanno atmosfera
ma non rischiarano,
accendiamo i fari,
i neon, le alogene
e facciamo luce sulla nostra
cena delle meraviglie."
...il temporale, le foglie che si sollevano, l'umidità di questo luglio, la piccola twingo, gira la chiave, il motore ti parla...
c'è m. che fischia, c'è k. che fuma e sorride, c'è g. che guida, c'è un capo che si mette la giacca bianca, c'è un altro capo che ti paga da bere, c'è un magazzino di bottiglie da stappare o da ritappare, c'è il forno da trasportare, c'è il vassoio con il ribes brinato, c'è un menù appicicato in cucina... c'è uno spicchio di orizzonte davanti a te, oltre...c'è una linea sottile dietro di te...
...la cena delle meraviglie va assaporata piano e ad occhi aperti, te la devi godere boccone a boccone, così come ti gusti la vita, con il giusto abbinamento di vino, con il tovagliolo coordinato, il tuo fiore preferito, l'aroma delle spezie, il segreto dello chef...e a tavola, con te un compagno di banchetto (non un commensale qualsiasi).

giovedì 24 giugno 2010

La vita è un muffin al cioccolato con lampone e spolverata di zucchero. Un gran (dolce) casino :-)!

E' arrivata la primavera...e se ne è volata via.
A Milano si respira aria d'estate, tra acquazzoni e cieli tersi...non sono blu come quelli d'Irlanda.
c'è altro vento, che spazza e spiazza. c'è l'asfalto della città sotto le ruote.
c'è rumore di pentole in cucina, c'è il sole che scalda i tetti dei capannoni, gli aerei sopra la tangenziale,
c'è chi dice zebra e chi attraversa le strisce pedonali.
e quando conti le posate, le forchette son sempre scompagnate.
la vita è un pinzimonio, coi colori abbinati, se manca il daikon, qualcos'altro di bianco?
è una fila per una carta di residenza, la tua scommessa e la tua promessa.
è un ultimo piatto di ostriche,
è il caffè con le cialde la mattina che torni...una alla volta...ma per tutti.
ci sono stelle che cadono e altre fatte di zucchero. brillano anche loro, ma stanno quaggiù.
e chi le fa è un po' mago anche lui.
i riccioli si sono fatti corti, e qualcuno (o qualcosa) ti piacerebbe li accarezzasse...
magari anche solo la brezza
mentre la macchina si muove sulle strade della campagna novarese in una domenica familiare,
o nella notte tornando da una festa altrui,
o nello stadio all'alba,
o su un gioiellino blu, che ti è già amico.
la vita è una scala a chiocciola che scendi e sali, e le voci e le storie degli altri ti fanno compagnia.
Ti piace aprire la cella frigorifera e rubare quel che c'è,
fare i coni di carta paglia,
tenere un'orchidea tra le dita,
scrivere un progetto, che sia tuo e di chi lo vorrà condividere.
la mamma torna a casa con una bici nuova, bianca e fiammante. e ne sei orgogliosa.
ora tocca a te...pedalare anche per lei, renderla orgogliosa di te..tu andrai più veloce, lei rallenterà.
lui non so, non sai, non sa.
ognuno fa il suo pezzo di strada con e attorno a te.
ci sono lacrime passate e risate future.
passate risate e future lacrime.
il presente è un dolce casino.
ha comunque un sapore buono o un buon sapore, con una spruzzata di martini dry , che c'entra sempre ;-)!




venerdì 5 marzo 2010

letto singolo, sogni doppi.


Hola, Bonjour, Welcome, Ciao, Salam...
è venerdì...e domattina sarò ad aspettare il tuo volo ryanair
per il nostro primo wend insieme di non lavoro per entrambi,
da quando ti conosco e da quando ti amo. Buffo, ma vero.
Poi partirai. Di nuovo, per il Tuo viaggio. Quello che nessuna emozione che io possa immaginare può contenere...io ti terrò la mano da lontano, da qui. rispettando il tuo silenzio anche, e il tuo tempo. prendendo il primo aereo per riportarti in europa, se ne avrai bisogno.
mi addormenterò per un po' ancora nel mio letto a castello, dove sono cresciuta, dove la mamma ancora viene a chiamarmi se non mi alzo la mattina. e poi andrò a sognarti in un posto nuovo...inizierò a renderlo CASA anche per te...con le Nostre cose perchè i possessivi hanno ancora un significato.
Non sarà facile, non lo è mai...ma tu mi hai insegnato anche questo.
Mi hai insegnato come si fanno le omelette e le uova strapazzate.
Mi hai insegnato come si mette il copripiumino.
Mi hai insegnato che ognuno è diverso e va accettato e rispettato con le sue forze e le sue debolezze.
Mi hai insegnato un sacco di parole in lingue differenti.
Mi hai insegnato l'esperanto.
Mi hai insegnato che ogni tanto si ha bisogno di chiudere la porta e stare zitti.
Mi hai insegnato che ogni tanto è necessario urlare, ma piano.
Mi hai insegnato a camminare in un'altra direzione.
Mi hai insegnato a dormire la mattina.
Mi hai insegnato a tirare fuori la paura...tu che non lo fai mai.
Mi hai insegnato a tirare fuori il coraggio...tu che l'hai sempre fatto.
Mi hai insegnato che everything will be fine...anche se ci credi poco.
Mi hai insegnato a contare le stelle.
Mi hai insegnato a incastrare i miei piedi coi tuoi sotto le coperte.
Mi hai insegnato quanto uno sguardo possa farti mancare il respiro.
Mi hai insegnato ad apprezzare le parole del corano.
Mi hai insegnato a giocare a domino.
Mi hai insegnato che non posso cambiare tutto...ed è giusto che sia così.
Mi hai insegnato a vedermi più bella.
Mi hai insegnato che i letti singoli sono freddi, ma i sogni doppi sono caldi.
Mi hai insegnato a bere il caffè con calma.
Mi hai insegnato a rallentare i desideri...non sempre tutti insieme.
Mi hai insegnato quanto sia meraviglioso un uomo che cucina per te.
Mi hai insegnato la storia di chi emigra.
Mi hai insegnato cosa significhi sentirsi clandestino.
Mi hai insegnato cosa significhi vivere altrove.
Mi hai insegnato cosa significhi la solitudine.
Mi hai insegnato che davvero home is where the heart is. E' per questo che tra le tue braccia io mi sento a CASA.
Mi hai insegnato così tante cose...e ancora tante me ne devi insegnare.
Mi hai insegnato che una bandiera dell'algeria può sventolare a san siro.
Mi hai insegnato che Milano è un mondo.
Io resterò qui mentre tu sarai lì...
...mi hai insegnato che si può anche cambiare idea, sbagliare, correggersi, tornare indietro, andare avanti...
Ora mi godo il pensiero che dopodomani per la prima volta sarai al pranzo della domenica.
E mi sarebbe piaciuto vedere mia nonna che al posto del risotto giallo si vede servire un cous cous speziato.
Mi hai insegnato ad amarti, tu e il tuo maglione arancio...

martedì 23 febbraio 2010

30...


30...!
Ho la mia bottiglia di spumante con le bollicine...
un marito che è volato dall'Irlanda con disdoro e stella cometa
...una cucina ikea rossa (e il conto in banca ringrazia)
...un nuovo lavoro che è bicchieri tumbler, tovaglie ecrù, mini tatin con salsa di lamponi, trancetti di polpo dorato con mango aromatizzato alla soia, melone bianco con seppia del pacifico in alga nori con dressing alla mela verde, bicchierino con carota baby, okra e navet all'olio di nocciola...
un materasso 140x200 perchè noi siamo piccoli...
e che incastrarlo nella citroen saxò è costato risate e muscoli...
una porta blu davanti alla scrivania in ufficio...gigli arancio
... sono e ho nenè...anche a 30 anni...
con la sua chioma di riccioli, la paura e il coraggio di restare e di andare
...di cambiare...e di non mollare...
le debolezze di chi cresce...la forza di chi mi è accanto
...se a 20 mi immaginavo così?
non credo...
continuo a camminare...
con qualche centimetro di tacchi che fanno rumore
...con la mia voce che a volte disturba, a volte riempie,
con un anello al dito, con i pensieri colorati e i sogni multilingue...
addormentandomi e svegliandomi con l'uomo che amo nel giorno del mio compleanno...
un altro passo...e un sorriso fiero...di me.