lunedì 25 febbraio 2008

questi 28 anni mi stanno proprio bene indosso.


23 febbraio.
3 giorni di festa...3 giorni per festeggiare se stessi.
una settimana fa un uomo mi ha chiesto come si fa ad amare se stessi.
io questo non glielo posso insegnare, purtroppo.
non lo posso insegnare proprio a nessuno, purtroppo.
ma so che mi amo.
e vorrei donare ad un sacco di persone uno specchio
per mostrar loro quanto belli sono, dentro e fuori.
perchè se io amo me stessa è anche grazie a loro.
mi amo perchè a 28 anni mi sono svegliata
con il messaggio della mia mamma che mi ricordava che ero nata.
mi amo perchè 4 amiche hanno preso un aereo
per essere con me in questo giorno particolare.
mi amo perchè mi hanno cantato"tanti auguri a te" in algerino e in polacco.
mi amo perchè il mio capo ha stappato con me,
e per me, una bottiglia di champagne.
mi amo perchè qualcuno ha preparato per me un tiramisu speciale,
candeline comprese.
mi amo perchè mio fratello è venuto a mangiare le lasagne al pesto
oggi a casa mia,
perchè c'è sempre un pranzo di festeggiamento in famiglia.
mi amo perchè ho fatto le bolle di sapone guardando il mare.
mi amo perchè il cielo mi ha regalato un arcobaleno.
mi amo perchè ho vinto a domino.
mi amo perchè al pakistano dell'off licence ho portato una fetta di torta.
mi amo perchè mi hanno donato il profumo col mio nome.
mi amo perchè dall'italia mi hanno pensato...
mi amo perchè mi sono comprata un mazzo di tulipani rossi,
i miei fiori preferiti, e li ho messi sul bancone del ristorante.
mi amo perchè sono semplicemente quella che sono,
coi miei 28 anni indosso e in fondo mi stanno bene.
alcolici, ridenti, assurdi, colorati, affollati, rumorosi.
mi amo per chi ha bevuto limoncello con me,
per chi ha bevuto guinness, per chi ha bevuto vodka.
mi amo per chi ha dormito sul mio divano
e per chi ha dormito nel mio letto.
mi amo per chi mi ha mandato il primo messaggio d'auguri.
mi amo perchè sono veramente fortunata.
mi amo perchè ho lavorato il giorno del mio compleanno.
mi amo perchè sui miei desideri ho soffiato,
perchè ancora ci credo,
perchè c'era la luna piena, ed è stata magia.
mi amo perchè ho tanti soprannomi.
mi amo perchè ho l'anima serena.
mi amo per questi 3 giorni che non avrei immaginato...
che hanno saputo stupirmi e che ho saputo stupire.
mi amo per l'amore che i miei genitori hanno fatto per mettermi al mondo.

sabato 16 febbraio 2008

...impastando biscotti a forma di cuore per i miei eroi...


i miei eroi forse non compariranno mai sulle pagine dei giornali,
o nei libri di storia,
ma "in the book of my life" ognuno ha un capitolo...
a loro vanno i pensieri di oggi.
ad alex.
con un giorno di ritardo rispetto a san valentino un piccolo grande uomo di 8 anni mi ha regalato una bellissima giornata d'amore. sono passata a prenderlo (non aveva scuola). abbiamo preso l'autobus. siamo andati al cinema, con il nostro sacchetto di pop corn. poi a mangiare al suo posto preferito. ha scelto per me un nuovo pigiama. maglia color azzurro (il suo preferito). siamo stati in libreria e gli ho comprato la rivista che gli piace. mi ha accompagnato al lavoro e mi ha aiutato a preparare il ristorante per la serata. non voleva più andare via. abbiamo parlato anche d'amore. come sempre.
a sergio.
studente di cucina. lui e il suo quadernino rosso. uno per le torte e uno per le main courses.
ora ha i capelli corti e un po' mi mancano i suoi riccioli. con le sue nuove formine impasterà fantastici biscotti. il mondo e il suo futuro li sta già impastando. e mette sempre l'ingrediente giusto anche nel piatto dei miei giorni. un ingrediente che ride e che profuma.
allo chef.
a s.valentino era in italia e ha portato la sua mamma al ristorante. ha vinto il lotto. mi chiama "amò" e mi manda sempre a comprargli le birre (io e il pakistano dell'off licence ormai siamo amici). spesso sbraita, ma mi ha insegnato che per il pollo ci vuole il pepe bianco e per il pesce il dill. mette la paprika per decorare i piatti. mette passione nelle sue pentole. mi ha lasciato la sua divisa da lavare e stirare per quando torna. glielà farò trovare pronta, insieme al suo espresso "corretto".
a papayayo.
studente di inglese. con il suo grembiule a quadretti neri. con le sue piccole mani che impastano pizze. con la sua infanzia tra le stradine strette della kasbah di algeri. sotto il coprifuoco. tra polizia e terrorismo. a volte non parla. a volte parla troppo. spesso mi parla in francese. anche quando mi prende in giro per il mio modo di parlare. io e il mio accento marsigliese, come dice lui. in francese mi ha detto che per me cambierebbe il mondo.
al mio capo (anche se IL CAPO rimarrà sempre laketty)
a s.valentino mi ha regalato un garofano rosso.
ogni due minuti dice che mi ama.
ha appeso la mia poesia in cucina. mi chiama "bellavita", ora. faceva il pompiere in algeria. fa finta di essere italiano, talvolta qui. non mi chiede più se voglio mangiare. mi porge semplicemente il piatto. sa che sono una che ha tre parole d'ordine: eat, love, laugh. mi fa fare le torte, mi fa impastare i biscotti a forma di cuore per i clienti a san valentino, mi fa mettere le mie poesie sui cartoncini rossi sui tavoli, vicino alla candelina rossa. mi sussurra "you are the best". lascia che io metta un po' di me nel suo ristorante.
Life is a red window
Opened on to a scented garden to
View the magic that shines in
Every heart when we are together.
(per gli innamorati che hanno scelto "la Spada restaurant" per la sera di s.valentino.
60 euro di mance e complimenti alla "waitress" )
PS. tra una settimana avrò 28 anni, non so se per me avrei immaginato questo. penso di no. ma so che mi voglio bene. per quella che sono. per l'intensità con cui mi vivo.

lunedì 4 febbraio 2008

domenica.


domenica senza stadio
domenica senza colazione al fresco art
domenica senza pranzo in famiglia
domenica senza aria di milano nello stomaco e nei pensieri.
domenica che si apre nella notte con le parole di anita che dice che non sembro mai stanca, just happy. tisana lemon&ginger, biscotti, messaggi da lontano.
domenica di sfida a bowling con mio fratello.
domenica di coppa d'africa (il calcio cmq) vista in tv nella cucina del ristorante tra una pizza inventata, i sapori che salgono dai fornelli, il calore del forno dove si cuoce il pane.
domenica che si chiude mentre attorno a me parlano una lingua che non riesco a comprendere...e allora prendo carta e penna, mi siedo ad un tavolino nella luce buia della sala e scrivo...
si accorgono del mio silenzio..."nina non può stare seduta in disparte", mi chiedono scusa e mi portano a bere la birra della domenica, come sempre.
buonanotte italia, buonanotte algeria, buonanotte irlanda.

sabato 2 febbraio 2008

ireland - italy 16 -11


neve, sole, pioggia, vento...

al prossimo semaforo, al prossimo incrocio, il tempo può cambiare...

il mondo e la vita a volte assumono la forma di un pallone di rugby...e ci si prova a fare meta.

Partita del torneo 6 nazioni, la città allegra per l'evento, tutti ne parlano, tutti lo guardano, tutti si muovono...verso lo stadio o verso i pubs in una giornata fredda,
le wicklow mountains sono imbiancate,

a riscaldarla ci pensa una guinness o un irish coffee.

Acquisto la mia sciarpa del match...

e mi ritrovo a passare un'altra giornata che sa di me, tra semplicità e risate,
senza maschera nemmeno a carnevale.

...salgo sul mio bus giallo e blu, al piano superiore come di consueto, e penso agli amici che oggi hanno preso un treno rosso...una lacrima mi scappa, ma è solo di passaggio.