sabato 3 dicembre 2011

dal quaderno delle vacanze di nenè in corsica (terzo giorno).

sveglia, petit dejeneur e poi il motore è pronto direzione bastia. anche la vista dal colle de teghime è spettacolare...si scorgono anche le lagune oltre la città e i vigneti di Patrimonio.
La piazza di bastia, i tavolini dei caffè e il mercatino delle pulci della domenica: c'è di tutto. da spade di antiquariato a dischi di vinile di cantanti francesi. ci addentriamo tra le vie. sulle bancarelle c'è la frutta colorata d'estate, coppe e prosciutti corsi, formaggi di pecora...e le tipiche frittelle al brocciu "migliocciu".
è arrivato il momento di degustarne una...
...e poi verso Erbalunga, piccolo borgo di pesca sulla parte orientale del capo. ci fermiamo a guardare gli scorci e a leggere il menu de le Pirate. un tuffo per due e siesta sulla spiaggia di ciotoli.
sulla via del ritorno acquistiamo una bottiglia dalla cave dominici per il nostro "aperitivo".
A nonza saliamo a piedi fino alla torre che domina il mondo, il cielo, la terra e tutto.
Baguette, chevre e patè de sanglier...pareo, due bicchieri, un coltello e il cavatappi.
IO & TE davanti al mare e non manca nulla.
ci sono i discorsi sul futuro e le confessioni sul passato.
dei bambini (come noi) giocano a lanciare sassi nell'acqua e ridono (come noi) di questo attimo.perfetto.
il sole non fa tempo a tuffarsi (si nasconde) tra le nuvole
e noi ebbri di vino ci nascondiamo nelle nostre stanze.
oggi non ci sono ventilatori che cadono, non perdo calzini, non ho paura.
...tu esci a fumare una sigaretta, poi torni...e mi baci. buoni sogni.

martedì 29 novembre 2011

lettera a B. (Natale)



caro B.,
come ogni anno manca poco a natale e allora eccomi qui.
più che una lettera sembra sempre la pagina di un diario.
una sorta di "mettere la punteggiatura" a quello che è stato, che è e che sarà. anche ai desideri.
ci sono cose che sono punti esclamativi, alcuni sono virgole, punti a capo, due punti, punti di domanda, parentesi...

sotto l'albero, tra le sue lucine, seguendo la stella cometa...
sarei felice che la tua slitta mi portasse del TEMPO.

il tempo per la colazione senza guardare l'orologio,
il tempo per costruire un sogno senza l'ansia da prestazione,
il tempo per ascoltare il suo respiro al mattino senza dover scendere di corsa dal letto,
il tempo del primo bacio del risveglio,
il tempo del bacio della buonanotte senza che sia tardi,
il tempo di una lezione di cucina,
il tempo per far riposare gli occhi,
il tempo per osservare l'alba e poi ritornare sotto il piumone abbracciati,
il tempo per una biciclettata senza meta,
il tempo non programmato, ma semplicemente da trascorrere e basta,
il tempo di una sorpresa che non ha tempo,
il tempo di una risata ad alta voce condivisa con qualcuno,
il tempo della favola,
il tempo delle cose inutili,
il tempo di un viaggio per scoprire qualcosa o ritrovare qualcuno,
il tempo di conoscere e di riconoscersi,
il tempo del silenzio che sa essere dolce,
il tempo da passare con qualcuno a cui voglio bene,
il tempo di un incontro per caso,
il tempo per andare a salutare il mare,
il tempo per ricordare senza malinconia,
il tempo per fare l'amore sotto il sole o sotto la luna,
il tempo per tornare bambini anche solo per gioco,
il tempo per arrestare il computer e non riavviarlo per un po'...

il tempo per aspettarti.

a presto.

lunedì 14 novembre 2011

la vita è come una lezione di cucina. (decalogo)



1) prima o poi si arriva alla frutta...ma si passa dal dolce.
2) ci vuole passione.
3) anche i tempi hanno la loro importanza.
4) occorre un pizzico di sale.
5) bisogna avere "le mani in pasta".
6) servono pentole...ma anche coperchi.
7) gustatela
8) la fretta è cattiva consigliera.
9) è più bella se è condivisa.
10) scegliti un valido commis.
10 bis) ricordarsi di affilare i coltelli.


domenica 13 novembre 2011

dal quaderno in corsica di nenè (secondo giorno).

si comincia con tipica colazione francese: croissant, cafè. jus d'orange, pain au beurre e confiture.
costume e motori...costeggiando il dito e del profumazioni della vegetazione con lo sguardo verso lo strapiombo...e il mare.
non sempre è facile non perdere l'equilibrio ed essere all'altezza giusta al momento giusto. sosta a morsiglia, due coca gelate sulla terrazza, benzina e si riparte...vs centuri, tra le rocce piatte di fronte all'isolotto. l'acqua salata fa bene come i tuoi occhi che mi osservano nuotare e mi fotografano ridere e scrivere. il porticciolo, il caldo, noi. un granchietto esce dalla roccia, due gamberetti ci mostrano le chele...attraversiamo la punta del capo verso macinaggio, gelato al cassis e pausa di riposa per le mie stanche braccia...poi vs pino e il colle di st.lucie tra boschi e frescura e la strada che sale.
si vedono le due coste e i due mari, mentre accanto ad una chiesa sulla curva c'è una partita di bocce. giochiamo con le pose e gli scatti divertenti e di nuovo in sella riscendiamo verso marina d'albu per ammirare le coche de soleil. caraffa di vin rouge, aubergine, salade de chevre chaude e moules and frites con taaaanta moutarde de dijon.
cotti a puntino ci addormentiamo (abbracciati).






belli i bicchieri piccoli a calice e le tazzine tozze e tonde.

domenica 23 ottobre 2011

dal quaderno delle vacanze di nenè. (estate 2011_partenza)

Questa è la mia parte di quaderno (e di storia) perchè tutto si vive in due e si scrive a quattro mani. tu racconterai la tua dall'altra parte.
alle 5.30 milano è silenziosa in quest'alba d'estate dopo il diluvio notturno. la luce è appena accennata...chiudiamo le tapparelle, salutiamo i pesci e i gamberetti ancora dormienti e saliamo in sella della moto.
blu e arancio sono i primi colori della nostra tavolozza come le carene della suzuki.
milano - genova. lo zaino, le borse laterali, lo voyager bag da serbatoio...un po' carichi.
le risaie del pavese, l'aria fresca dell'appennino ligure, il PORTO, l'imbarco che ci aspetta. i motociclisti tutti vicini alla conquista ognuno del suo pezzo di strada, di costa, di isola.
si parte così, nel cuore il rombo del motore, negli occhi il sorriso riflesso della propria compagna. ognuno ne ha una, seduta dietro, pronta a seguirlo.

c'è chi ha la vespa e chi il bmw, età e stili differenti. il traghetto arriva e si sale...file di macchine, camper, roulotte e persone...ma le moto per prime. e si fa subito amicizia con la moto (e la coppia) davanti a noi. antonella e davide e la loro storia.
il mediterraneo si fa navigare (lui dice trasporta)...sul ponte si prende l'aria di mare che è ovunque. bastia e si attracca.
ciao ragazzi, ci si vede a porto tra qualche giorno...
lasciamo la banchina e saliamo verso patrimonio, il caldo e il peso della valigia, le mucche sul ciglio, il profumo delle piante aromatiche, i vigneti...e i miei polsi tozzi.
L'Hotel Les Tamaris, davanti oleandri in fiore e una spiaggia di ciotoli. il sole del pomeriggio ha colori intensi, nonza è arroccata e sotto una lunga spiaggia di sabbia nera usata come immensa lavagna. birra serena al caffè de la tour con il bancone sulla strada, sotto il platano.
ceniamo a marine d'albu da chez morganti sotto un gelso mentre ci guardano san rocco e le tamarici...e il signor franco di grenoble che mi chiede se ho un culo da suzuki. (il sedere forse sì, le braccia un po' meno). grappa alle castagne e bicchieri di moscato, scambio di racconti di viaggi e di vita...(in attesa della foto scandalo su dipiù!). ognuno col suo passato e il suo futuro. il presente sotto il cielo d'estate. come dice il proprietario del ristorante "non sei una bionda" e quindi "sveglia e attenta". coccole e nanna.


giovedì 20 ottobre 2011

S.Irene

non scrivo quasi mai il mio nome per intero. ma oggi è s.irene.
e io mi festeggio così...con la mia tazza di tisana bollente prima di andare a nanna in una giornata fredda che sa di autunno e penso al significato delle parole...
a quelle che indicano cose, a quelle che ritraggono persone,
a quelle che dipingono luoghi, a quelle che usiamo per le emozioni.
fin da piccola mi piace scriverle.. le parole...e non sono mai per caso, loro.

un anno fa scavalcavo un cancello dopo un bacio timoroso e una birra belga,
ora aspetto quello della buonanotte da labbra che mi fanno sentire a casa.
anche i baci crescono, come l'amore...
e cambiano le parole per descriverli...
i suoni e le sensazioni...

irene riceve il regalo della mamma, piccola hobbit che torna dal nord,
ascolta il babbo in radio,
sorride al rumore delle tue chiavi nella porta.
Buon onomastico!



venerdì 30 settembre 2011

passi di stelle.

...

c'è stata una sera in cui tu mi hai detto che uscire con me era già come prendere una stella.

...ci sono stelle che cadono, che luccicano, che portano desideri, che distraggono i marinai, che fanno compagnia agli amanti, che rendono la notte magica e il buio sognante.


ho visto stelle cadere, passare, essere comete o comari...le ho sentite ridere e, forse, le ho anche fatte ridere.


ci sono stelle fate e stelle streghe.


c'è chi ha già una stella o due e chi stellato sarà.


ci sono le stelle che ho guardato piangere e quelle a cui ho regalato una lacrima.


ci sono quelle che vedo dal nostro terrazzo sulla ferrovia,


quelle di cui ho rubato lo sguardo da sotto il casco,


quelle che ho lasciato su una spiaggia del nord, quelle d'africa.


c'è più di una stella che mi ha fatto innamorare...e alcune di cui ho seguito la scia...


da quella sera ho capito quale strada mi conduce a casa. e non devo nemmeno stare con il naso all'insù... mi basta gurdare dove vanno i tuoi piedi... e la polvere dorata che lasci sulla via...

giovedì 25 agosto 2011

grazie al fattore K.



oltre alle parole scritte ci sono le immagini che uno si porta dentro e dietro
ovunque ci condurrà la strada...

il tuffo da 8 m (con caschetto e muta) nelle gole dell'asco
il saluto dei motociclisti
Davide e Antonella (incontrati al porto e a Porto),
Franco di Grenoble sotto le tamerici (e la storia del culo da suzuki),
Sara e Mauro e le coincidenze dei nostri giorni di nascita,
Alessandro e la Royal Enfield Army del suo babbo,
Stefano, il cuoco di Carmagnola, e la sua ragazza,
la coppia di rosso vestita del CBR all'Autogrill di Tortona,
la stella cadente dell'11 agosto,
il sole che si getta nel mare all'Ile Rousse,
la scalata fino al Lac de Melu, la tua cura

e la tua mano che mi aiuta ad ogni passo,
il kayak e noi (tu) che remiamo al largo e tu che ti butti anche se hai paura,
la St Georges (e la pubblicità del prete),
la canzone del petit cochon,
i fuochi di ferragosto,
la luna piena che illumina le falaises,
la casa del guardiano del faro di Pertusato,
le ostriche della ferme di urbino,
la pietra e la serena sulla terrazza delle calanche,
ogni curva in cui hai accelerato,
il desiderio espresso da sotto il casco guardando il cielo,
ogni colazione, pranzo e cena vissuti con te,
l'aperitivo sulla spiaggia con bottiglia di rosso di Patrimonio,
le nostre risate salate,
lo sbarco a Genova che si tinge di tonalità pastello...
il foie gras (creatura o creazione divina?).

lunedì 20 giugno 2011

cecilia ha scelto il lilla. irene il verde acido. daniela il bianco. silvia il rosso. eleonora il nero (controcorrente).




ho scoperto che colore è l'indaco.


ho scoperto che le spose sono come principesse prima del ballo...con l'ansia di perdere la scarpetta di cristallo. e a te spetta il compito di rassicurarle.


ho scoperto che pioggia o sole sarà un bel matrimonio.


ho scoperto che ci si risposa (a volte) e che l'amore è eterno finchè dura. un doppio arcobaleno.



ho scoperto che può essere faticoso ma poi quando scendono dall'auto con il loro marito nuovo ti guardano. e ti dicono grazie. e a te basta così.


ho scoperto che un lavoro è molto di più...è una famiglia che ti capita, che prepara caipirinha, che vuole fare la colletta per regalarti l'asse da stiro, che ti fa rubare il cibo dai vassoi, che ti fa assaggiare gli esperimenti culinari, che si siede con te sulle casse dell'acqua a pranzo... ma che ha geni e spesso lingua diversa dalla tua. e tu li osservi e ti senti a casa...perchè anche loro ormai riconoscono la tua risata. e si fidano di te.


ho scoperto che un bilocale è un castello con parco delle meraviglie...se dentro ci abita il tuo cuore. e non ti importa se il treno che passa nasconde il dialogo del film. e nemmeno se il russare di k. nasconde il rumore del treno.


ho scoperto che una parete con la foto di un nostro bacio è meglio di qualsiasi opera pittorica.


ho scoperto che se a volte non c'è tempo per tutti...gli amici sapranno aspettarti o capirti. (o almeno lo speri).



ho scoperto che questa nenè in fondo è una buona compagna di vita. per me.


e che un certo chef è il compagno migliore con cui scoprire la vita.


giovedì 26 maggio 2011

inbiancoenero.


non esistono cavalieri senza macchia
nè dame senza paura...

la nonna mangia la sua tavoletta di cioccolato (è tornata bimba forse un po')
tu dividi del pane e nutella la sera, con lui...
e quando lo fai ti ricordi di te e jean il pomeriggio in ufficio
e di te e carlino quando il camper girava l'europa ed era vacanza.

c'è stata un'epoca in cui le parole erano più auliche
e i sentimenti non avevano nascondigli,
in cui le signore portavano i cappelli
e i gentiluomini le prendevano sottobraccio.

c'erano le lettere d'amore
e i transatlantici...

c'erano sguardi attraverso le velette o i ventagli,
ma senza schermi nè giochi tra sconosciuti.
ci si innamorava senza conoscersi
ma ci si conosceva innamorandosi.

hai quasi imparato a togliere le macchie di cibo dalle sue giacche bianche,
vorresti trovare il detersivo giusto per pulire quelle sul tuo cuore....
e forse non basterà un lavaggio a 90gradi in lavatrice.
calice di vino e cicale in solitaria.
cromosomi diversi, sorrisi che sono come firme sulla pelle,
città che si ferma ad un corteo di bici,
le sue certezze ed i tuoi dubbi.

...il suo cavallo e la tua carrozza.
il tempo che non c'è e quello da immaginare.

alla pizzeriatrattoria da franco, lui asciuga i bicchieri e ha ancora la fede al dito,
lei non ha nemmeno una ruga anche se ha i capelli bianchi e sforna la pizza.
ti piacerebbe essere così tra 40 anni...
con le vostre certezze ed i vostri dubbi "da noi".

mercoledì 18 maggio 2011

diciottomaggio

...quel che accade talvolta ha un senso tutto suo...
e vorresti cambiare il mondo prima che il mondo cambi te
ti tolga la leggerezza e la trasparenza,
la purezza e l'ingenuità...
tu che sai correre e fermarti, pedalare in due, camminare da sola...
che sai cosa ti fa bene e cosa ti fa male.
che vorresti impastare almeno un kg di felicità al giorno per chi ami.

18 maggio 2009...
lo sguardo sul mare del nord, la pioggia fine e l'arcobaleno sulla stazione.
c'erano promesse e date da stabilire.

18 maggio 2010...
c'era milano e l'attesa. c'era quel che di nuovo ti faceva sorridere.
c'era un silenzio a cui non eri abituata.

18 maggio 2011...
si passa attraverso la burrasca
ma il cielo non cade (resiste)
è lì con la luna crescente
la polvere della ferrovia
le vite sui treni
le finestre con la luce accesa
la sveglia del mattino
i progetti e la voglia di futuro...
la lavanda quasi in fiore.

se lui inventa ricette e tu scrivi menu...la strada si può fare insieme.
e non sarà una curva difficile ad impedirti di proseguire ...


sabato 14 maggio 2011

aria di temporale.



...i temporali creano elettricità,
sollevano polvere,
aprono e chiudono squarci di cielo (e di storie).
i temporali cambiano colore alle cose,
rendono cupo il mondo,
buia la strada,
deserta la spiaggia...
i temporali scatenano fulmini e tuoni,
rovesciano acqua sulle ferite,
abbracciano di vento i pensieri,
abbassano i rumori che non c'entrano,
richiamano l'attenzione...
i temporali sono un'emozione se vissuta in due,
una pedalata malinconica in bicicletta,
una corsa in moto verso qualcosa o qualcuno.

i temporali sono il ricordo delle nostre paure e il post it delle nostre speranze.
la musica del tempo,
il silenzio degli spazi.

i temporali arrivano...e poi passano.
noi siamo un bel temporale.

sabato 23 aprile 2011

about a girl in another spring.


...dei collages mi è sempre piaciuto che non hanno un ordine,
non hanno un verso o una fine.
sono pezzi di mondo, di ricordi, di vita, di carta
che tu scegli di accostare
perchè per te hanno un significato, un senso, uno svolgimento.
c'è un buon inizio, quasi sempre.
Il mio questa volta è una "scheda materiale cucina"
con qualche patacca di cibo,
scritta a tre mani e a tre colori, conservata un po' per caso, un po' per scelta,
come si faceva con le cartoline postali dei viaggi....quando ancora si spedivano.
...e capita che la ragazza degli arcobaleni si innamori di un daltonico,
forse perchè lei conosce i colori e glieli può raccontare.

Questa primavera di aprile (in cui dolce sarebbe dormire)
è un collages delle storie e delle strade su cui hai pedalato,
c'è il pomodorino datterino che fiorisce di giallo
(e che lui mi hai insegnato a piantare),
c'è un girasole imperiale,
ci sono le cose che non hanno ancora tempo nè spazio
o che non ne hanno avuto,
e ti piacerebbe usare la parola "normale" insieme al vinavil.
ci sono gli amici che sono legami dalle sfumature diverse e divertenti,
c'è la sua macchina fotografica che ferma "momenti" in cui tu ci sei,
anche quando non si può dire.
c'è il rumore del treno, che una volta era il vociare dei bagnanti in piscina,
o il richiamo del mare sulla spiaggia di malahide.
(che è e fa casa, se condiviso).
nelle aule della bocconi, tra i corridoi di orefici e di via meravigli,
nella sala de la Spada restaurant,
nelle location o nelle cucine dove Artevento c'è
è sempre stato la tua risata (così forte e simile a quella della mamma).
Tutti hanno sempre pensato che due con una risata così non piangono mai,
noi lo facciamo anche ridendo invece...
o quando ci prende uno di quei magoni dentro,
a volte per un motivo che è tutto nostro. sono malinconie strambe,
possono cominciare per il profumo di una spezia, per il nome di un detersivo,
per la calligrafia su un foglio, perchè non tutto trova sempre parcheggio,
o non sempre quando lo vorresti tu.

"la vita sarebbe più facile se ci fosse la possibilità di posteggiare"
recita la targa di cioccolato.
E forse per questo oggi sistemo la bici,
nonostante la pioggia fine e il sabato ancora incerto.

...e un giorno mi piacerebbe fosse un tandem,
perchè io saprei andare lontano da sola, e anche tu.
ma quando lo si fa insieme... semplicemente...è più bello.









venerdì 25 marzo 2011

sidecar. 4 stagioni.

"Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo."
Lao Tzu

...sono passati una primavera, un'estate, un autunno e un inverno.

siamo partiti piano...e poi i metri sono diventati km,

i minuti ore e poi giorni...

le parole si sono trasformate in racconti e storie da narrare...e favole della sera.

gli sguardi del buongiorno in cucina sono sempre quelli del buongiorno in cucina.

ma in un'altra cucina, che è solo nostra.

il sorriso tra i fornelli è cresciuto in risata sotto il piumone.

il "ciao" a domani è mutato in "buonanotte amore".

il silenzio della stanza è riempito da due respiri.

i sogni sono due, ma si sfiorano i piedi per camminare insieme.

abbiamo asciugato due lacrime con un bacio.

abbiamo trovato il nostro tempo e il nostro ritmo...forse più veloce di quanto immaginato...

ma le cose ci piace farle accadere, e quando trovi l''ingrediente giusto che mancava al tuo piatto preferito, hai solo desiderio di cucinare...e di condividerlo.

c'è il sole, metti gli occhiali, aggiusta il casco, accendi il motore...si viaggia in due. la strada è pronta per condurci lontano...non ho più paura. perchè tu ti volti verso di me e mi sussurri...partiamo?

mercoledì 23 febbraio 2011

31.


si diventa grandi in tanti modi.
e con numeri diversi.
31 che cosa sono?
31 sono i tuoi baci (dati a lui in punta di piedi)
31 sono gli amici che ti scrivono auguri
31 sono le lacrime con cui hai fatto pace
31 sono gli squilli del telefono che ti fanno sorridere
31 sono i calici di spumante bevuti di nascosto con i camerieri
31 sono le offerte di catering da inviare
31 sono le spezie che vengono da lontano
31 sono i petali delle orchidee
31 sono gli scaffali dell'ikea
31 sono i minuti per arrivare in ufficio
31 sono le portate sul menù
31 sono le nuvole del cielo d'irlanda (che è stato parte di te)
31 sono i sogni tirati fuori dal cassetto
31 sono i riccioli che nascondono 3+1 capricci
31 sono gli abbracci di tuo fratello
31 sono le pagine del libro prima della parola fine
31 sono i respiri prima di incontrarlo
31 sono le risate che fanno più rumore del treno che passa
31 sono le cravatte del babbo
31 sono le sue giacche da chef
31 sono le persone che c'erano quando lui ha detto of course
31 sono le padelle per le sue magie
31 sono i secondi prima che la candela si spenga e il desiderio si avveri
31 sono i pesci nell'acquario
31 sono i biscotti da impastare
31 sono i fiocchi di neve scesi all'improvviso
31 sono le emozioni di un solo giorno
31 sono le gocce di pioggia che si fermano sulla finestra su cui si riflette il viso dell'uomo che ami
31 sono i raggi di sole che hai mostrato all'uomo che hai amato
31 sono gli acrostici scritti e da scrivere
31 sono le volte che hai avuto più coraggio che paura
31 sono le volte che hai avuto più paura che coraggio
31 sono le volte che ci ha pensato la vita
31 sono i caffè del buongiorno
31 sono le favole della buonanotte
31 sono le stelle che lui prenderà
31 sono le stelle che conterete insieme
31 sono state le onde che ti hanno travolto...ma tu sai nuotare
31 saranno le gioie che lui vivrà senza di te e speri col cuore che le viva
31 sono le cose che non puoi salvare
31 sono stati e di più saranno
31 sono i passi che ti hanno portato qui
31 sono ora
31 sono le volte che la mamma si è svegliata lo stesso giorno in cui ti ha messo al mondo

mercoledì 2 febbraio 2011

la mia cucina, le sue espressioni.


gli spazi assumono colore,
briciole, anima, disordine, organizzazione,
bottiglie rosse di vino, bianche di birra, dorate di passito.
gli amici hanno un menù che li accoglie.
c'è il rumore dei bicchieri, quello delle voci,
le pentole da sistemare e il frigo di avanzi.
c'è il tuo respiro la notte e le mie consapevolezze il giorno.
ci sono tavoli, tavole, tetti...non ci sono tende, noi siamo luce.
come i sogni che prendono forma anche scritta.
un anno fa era diverso tutto. ho ricominciato...da qui. e da noi.
coi miei piedini tozzi e le mie mani che amano impasticciare il mondo.
e quello che vedo ora mi piace.
il vaso di fiori e la giacca da cuoco da stirare...
i bottoni si cuciono, le ferite si assorbono...
le macchie si lavano, con la cura e il cuore (che hanno la stessa radice).






sabato 8 gennaio 2011

secret garden.


ci sono luoghi e posti e mondi che sono come giardini segreti.

nascondono segreti o svelano segreti. è un segreto la loro magia.
tra le fronde degli alberi, sopra le nuvole, al di là di una tendina all'uncinetto, accanto ad un cumulo di neve...
tra le travi di legno e il profumo di erbe di montagna, oltre i raggi di sole e le paure di una donna, in alto...lassù...sotto un unico cielo...
ho trovato il mio giardino segreto, che solo il mio sguardo ha catturato, in cui la mia risata è risuonata.

in un giardino segreto non esistono confini di spazio e di tempo...l'orizzonte è senza limiti,
c'è la libertà del volo, anche se i piedi si muovono sulla terra.
in un giardino segreto i desideri sono compagni di colazione, i baci sono soci all'ora di pranzo, i progetti sono amici con cui condividere la grappa prima del sonno.

in un giardino segreto sei a casa, anche se i cassetti sono in disordine e le coperte arruffate.
in un giardino segreto c'è una terrazza da cui guardare le stelle...e contarle, quando ti va.
non importa quante sono. importa chi tiene il conto con te.

il mio giardino segreto ha una felce e un ciclamino.
li curerò come i miei sogni. e come i tuoi. che in un giardino segreto si addormentano e si svegliano insieme.