domenica 23 ottobre 2011

dal quaderno delle vacanze di nenè. (estate 2011_partenza)

Questa è la mia parte di quaderno (e di storia) perchè tutto si vive in due e si scrive a quattro mani. tu racconterai la tua dall'altra parte.
alle 5.30 milano è silenziosa in quest'alba d'estate dopo il diluvio notturno. la luce è appena accennata...chiudiamo le tapparelle, salutiamo i pesci e i gamberetti ancora dormienti e saliamo in sella della moto.
blu e arancio sono i primi colori della nostra tavolozza come le carene della suzuki.
milano - genova. lo zaino, le borse laterali, lo voyager bag da serbatoio...un po' carichi.
le risaie del pavese, l'aria fresca dell'appennino ligure, il PORTO, l'imbarco che ci aspetta. i motociclisti tutti vicini alla conquista ognuno del suo pezzo di strada, di costa, di isola.
si parte così, nel cuore il rombo del motore, negli occhi il sorriso riflesso della propria compagna. ognuno ne ha una, seduta dietro, pronta a seguirlo.

c'è chi ha la vespa e chi il bmw, età e stili differenti. il traghetto arriva e si sale...file di macchine, camper, roulotte e persone...ma le moto per prime. e si fa subito amicizia con la moto (e la coppia) davanti a noi. antonella e davide e la loro storia.
il mediterraneo si fa navigare (lui dice trasporta)...sul ponte si prende l'aria di mare che è ovunque. bastia e si attracca.
ciao ragazzi, ci si vede a porto tra qualche giorno...
lasciamo la banchina e saliamo verso patrimonio, il caldo e il peso della valigia, le mucche sul ciglio, il profumo delle piante aromatiche, i vigneti...e i miei polsi tozzi.
L'Hotel Les Tamaris, davanti oleandri in fiore e una spiaggia di ciotoli. il sole del pomeriggio ha colori intensi, nonza è arroccata e sotto una lunga spiaggia di sabbia nera usata come immensa lavagna. birra serena al caffè de la tour con il bancone sulla strada, sotto il platano.
ceniamo a marine d'albu da chez morganti sotto un gelso mentre ci guardano san rocco e le tamarici...e il signor franco di grenoble che mi chiede se ho un culo da suzuki. (il sedere forse sì, le braccia un po' meno). grappa alle castagne e bicchieri di moscato, scambio di racconti di viaggi e di vita...(in attesa della foto scandalo su dipiù!). ognuno col suo passato e il suo futuro. il presente sotto il cielo d'estate. come dice il proprietario del ristorante "non sei una bionda" e quindi "sveglia e attenta". coccole e nanna.


giovedì 20 ottobre 2011

S.Irene

non scrivo quasi mai il mio nome per intero. ma oggi è s.irene.
e io mi festeggio così...con la mia tazza di tisana bollente prima di andare a nanna in una giornata fredda che sa di autunno e penso al significato delle parole...
a quelle che indicano cose, a quelle che ritraggono persone,
a quelle che dipingono luoghi, a quelle che usiamo per le emozioni.
fin da piccola mi piace scriverle.. le parole...e non sono mai per caso, loro.

un anno fa scavalcavo un cancello dopo un bacio timoroso e una birra belga,
ora aspetto quello della buonanotte da labbra che mi fanno sentire a casa.
anche i baci crescono, come l'amore...
e cambiano le parole per descriverli...
i suoni e le sensazioni...

irene riceve il regalo della mamma, piccola hobbit che torna dal nord,
ascolta il babbo in radio,
sorride al rumore delle tue chiavi nella porta.
Buon onomastico!