venerdì 10 maggio 2013

dal quaderno in corsica di nenè 2011 (tutte le pagine...)


11 agosto  (quattordicesimo giorno)
mi sveglio col mio desiderio esaudito accanto, anche questa notte qualche fata deve avermi ascoltato.
caffè e viennoiserie alla boulangerie u forru. in piazza i banchi dei piccoli produttori della zona. la strada è già bloccata poichè quando il macellaio si ferma a scaricare la carne nella stretta via, le macchine dietro...aspettano.
accanto alla nostra moto è parcheggiata quella di sara e mauro, li avevamo già incontrati due volte sul nostro percorso ed ora eccoli qui. e ci diamo appuntamento per la cena...per fare amicizia. scendiamo vs il golfo di tizzano, curve, vegetazione, un maneggio di cavalli, delle zone arse dove un incendio ha tinto di nero e rosso gli arbusti e l'erba...
nell'insenatura del porticciolo caffè e sigaretta. la spiaggia è sabbiosa e calma, il fondale turchese o turchino, più scuro quando sotto vi dimora la posidonia.
oggi avventura kayak: per due!
giubbottino blu per te e giallo per me e remi alla mano...si prende il mare. che fatica per i muscoli delle braccia a sfidare le correnti...tu dietro, io davanti, ma a guidare sei comunque tu ;-)!
stiamo sotto costa, vicino agli scogli levigati e ci allontaniamo dalla baia e scopro che tu hai paura dell'acqua alta e di quello che non puoi conoscere...però hai remato fin qui e ti tuffi dalla canoa arancione e come un bimbo spaventato risali subito a bordo. allora mi butto anche io che invece, essendo pesce, ritrovo la mia natura in questa immensità senza fine e misteriosa...destra, sinistra, virataaaaaaaaaaaaa.
torniamo a riva...scrivo, ti guardo, ti bacio e il sole ci bacia.
scarpine da scogli e mi avventuro per la macchia...
un po' lungo il sentiero, un po' tra la boscaglia, un po' tra le rocce e poi...vai nenè. nuotare fino alla spiaggia...nuotare fino a te...
doccia, coccola e i colori magici del tramonto da sartene col profilo delle colline e uno spicchio di mediterraneo.
due calici di vino e una foto accanto all'albero di pere aspettando sara e mauro.
sulla tavola da chez paul ci si racconta davanti ad un piatto di charcuterie.
abitiamo a 10 minuti di distanza a milano, ma soprattutto 18 dicembre e 23 febbraio...
la risata è spontanea, sorprendente e contagiosa... si brinda alle coincidenze!
io e te ci sediamo sotto questo cielo d'agosto ancora per qualche minuto ed ecco...meravigliosa stella cadente dalla lunga e luccicante scia ci augura la buonanotte.

12 agosto (quindicesimo giorno)
tanta nanna, croissant e caffè serrè e poi campomoro, villaggio e torre genovese all'estremità del golfo di propriano. sabbia calda color ocra, barche ormeggiate e acqua placida...
giochiamo ai tuffi...salgo coi piedi sulle tue spalle...mi prendi le mani ...e mi lanci... ci divertiamo come bimbi...6 metri e una spanzata!!!
camminare a piedi nudi...costruire un castello con torri e mura, le mie facce buffe e la dolcezza nei tuoi gesti. sedere sulla sella e giro per propriano...birretta fresca dell'aperitivo, e due passi tra vele e ristorantini... i km/h salgono e col vento sulle gambe serrate si torna all'hotel des roches. laviamo la pelle dall'acqua salata e andiamo a cena a Le Sartene...terrazza illuminata sotto le verdi foglie. zuppa corsa e terrina di pigeon alle castegne e poi....occhi a cuore...una cofana di civet de sanglier in arrivo, ovvero porceddu setulusu :-).
il sonno ci coglie appena tocchiamo il cuscino...la pancia è appesantita ma io mi sento leggera. con te.

13 agosto (sedicesimo giorno)  
"ciao cadaverino" mi dice la tua voce tenera alle 8 del mattino...espresso e bagagli...si scende verso sud...
altri paesaggi, altre curve...la natura selvaggia qui domina l'uomo. sopra roccapina caffè e veduta de la roche de lion e dell'elefante. l'immaginazione arriva dove non è ancora arrivata l'erosione del tempo. sul mare si intravedono le onde mosse dalla brezza e chi fa sci d'acqua col paracadute.
il porto di bonifacio è un'insenatura. traffico da luogo turistico con motoscafi, vele, yacht dei ricchi...sognare è gratis e a me riesce sempre bene, con te accanto ancora di più.
la cittadella alta, i vicoli, le bianche falaises a picco sul mare e il fascino dei contrasti:
la chiesa di santa maria maggiore e il suo loggiato, gli scorci, le scale, la trasparenza dei fondali. il cimitero marino con le piccole croci sulle cappelle è all'estremità, oltre la zona militare abbandonata dalla legione straniera.  
in rada le vele ormeggiate, il vento che spazza le onde. nell'ora del pomeriggio a strapiombo sulla scogliera ci avventuriamo fino a pertusato a piedi...tra la macchia di erbe selvatiche e il profilo della sardegna dall'altro lato delle bocche.
bonifacio e le sfumature del tramonto...
al cafè ange (il negozio della nonna è rimasto com'era, con la polvere sulle bottiglie dell'89, la lavanda appesa, i mobili e gli oggetti della bottega).
sulle sedie scompagnate ci prendiamo la nostra meritata birretta pietra alla spina e osserviamo i passanti, quelli del campeggio, e quelli del tre alberi, la felicità non è esclusiva di nessuno...
moules a la bonifacienne e soupe de poisson...una luna piena enorme rischiara le falaises, due calici di vino e la chitarra in sottofondo al bar de la marina.
la voce di margot è calda e simpatica quando intona le petit cochon.
il tamburo e la note di una canzone che parla d'amore in francese.
le barche si dondolano, io mi addormento nel mio posto preferito: tra le tue braccia. 

...continua... 

tacco alto e solo io.


talvolta è faticoso...mettere delle scarpe nuove a dei vecchi piedi.
non sempre la strada è adatta alle mie ruote, ci sono buche, sassi, dislivelli, frane, pozzanghere, strettoie... e i freni stridono...

tacchi rossi e pedalare...mentre la città si fa buia in una notte di maggio...

una scia di aereo ti fa pensare a M.
una moto che volta la curva a K.
un treno che cigola sotto la finestra a F.

nel cestino i resti di qualche sogno scaduto,
nel campanello ancora il suono della mia voce che ride, anche quando è stanca.
sui pedali il desiderio di costeggiare il naviglio fino ai campi di verde vestiti...
chissà cosa c'è più avanti...
non hai mai avuto paura...di scoprire cosa si nasconde dietro alla fronda di un salice
...oltre il ponte...

l'uomo dei gelati, e i bimbi con gli occhiali per guardare il mondo in grande.
che gusto scegli? pistacchio! è da sempre il mio preferito...

i conti da far tornare e i ritorni che vorresti contare.
hai un'insegna nel cuore e un cuore segnato... eppure...gonfi la bici, e sfrecci nel vento... che la terra gira e la tua gonna fa la ruota.

un pacchetto azzurro col fiocco...un bracciale d'argento...un quadrifoglio...
passamano e passaparola. con la fortuna il gioco del "ce l'hai."
(dicono che i ristoranti d'angolo siano i più fortunati) e i sorrisi che si rincontrano??