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non esistono cavalieri senza macchia
nè dame senza paura...
la nonna mangia la sua tavoletta di cioccolato (è tornata bimba forse un po')
tu dividi del pane e nutella la sera, con lui...
e quando lo fai ti ricordi di te e jean il pomeriggio in ufficio
e di te e carlino quando il camper girava l'europa ed era vacanza.
c'è stata un'epoca in cui le parole erano più auliche
e i sentimenti non avevano nascondigli,
in cui le signore portavano i cappelli
e i gentiluomini le prendevano sottobraccio.
c'erano le lettere d'amore
e i transatlantici...
c'erano sguardi attraverso le velette o i ventagli,
ma senza schermi nè giochi tra sconosciuti.
ci si innamorava senza conoscersi
ma ci si conosceva innamorandosi.
hai quasi imparato a togliere le macchie di cibo dalle sue giacche bianche,
vorresti trovare il detersivo giusto per pulire quelle sul tuo cuore....
e forse non basterà un lavaggio a 90gradi in lavatrice.
calice di vino e cicale in solitaria.
cromosomi diversi, sorrisi che sono come firme sulla pelle,
città che si ferma ad un corteo di bici,
le sue certezze ed i tuoi dubbi.
...il suo cavallo e la tua carrozza.
il tempo che non c'è e quello da immaginare.
alla pizzeriatrattoria da franco, lui asciuga i bicchieri e ha ancora la fede al dito,
lei non ha nemmeno una ruga anche se ha i capelli bianchi e sforna la pizza.
ti piacerebbe essere così tra 40 anni...
con le vostre certezze ed i vostri dubbi "da noi".
...quel che accade talvolta ha un senso tutto suo...
e vorresti cambiare il mondo prima che il mondo cambi te
ti tolga la leggerezza e la trasparenza,
la purezza e l'ingenuità...
tu che sai correre e fermarti, pedalare in due, camminare da sola...
che sai cosa ti fa bene e cosa ti fa male.
che vorresti impastare almeno un kg di felicità al giorno per chi ami.
18 maggio 2009...
lo sguardo sul mare del nord, la pioggia fine e l'arcobaleno sulla stazione.
c'erano promesse e date da stabilire.
18 maggio 2010...
c'era milano e l'attesa. c'era quel che di nuovo ti faceva sorridere.
c'era un silenzio a cui non eri abituata.
18 maggio 2011...
si passa attraverso la burrasca
ma il cielo non cade (resiste)
è lì con la luna crescente
la polvere della ferrovia
le vite sui treni
le finestre con la luce accesa
la sveglia del mattino
i progetti e la voglia di futuro...
la lavanda quasi in fiore.
se lui inventa ricette e tu scrivi menu...la strada si può fare insieme.
e non sarà una curva difficile ad impedirti di proseguire ...
...i temporali creano elettricità,
sollevano polvere,
aprono e chiudono squarci di cielo (e di storie).
i temporali cambiano colore alle cose,
rendono cupo il mondo,
buia la strada,
deserta la spiaggia...
i temporali scatenano fulmini e tuoni,
rovesciano acqua sulle ferite,
abbracciano di vento i pensieri,
abbassano i rumori che non c'entrano,
richiamano l'attenzione...
i temporali sono un'emozione se vissuta in due,
una pedalata malinconica in bicicletta,
una corsa in moto verso qualcosa o qualcuno.
i temporali sono il ricordo delle nostre paure e il post it delle nostre speranze.
la musica del tempo,
il silenzio degli spazi.
i temporali arrivano...e poi passano.
noi siamo un bel temporale.