venerdì 31 agosto 2007

strombolicchiamente


10 agosto,

Eurostar Milano - Napoli. Carrozza 7. Posto 26. Finestrino.
C'è un bimbo di fronte a me che parla di un treno rosso che va molto più veloce di questo.
Lui gioca con la settimana enigmistica. Mette i numeri al posto delle lettere. Io guardo fuori dal vetro e scrivo. Metto sempre le lettere a riempire gli spazi vuoti.
La pianura è ferma e piatta, sembra che nulla la possa far muovere. Campi di pannocchie, strade, qualche cascina..."tra la via Emilia e il West". Ho percorso questo tratto di Italia infinite volte...anche sotto una nevicata candida in una giornata buia. Ora il cielo è nuvole e schizzi d'azzurro, l'estate pare già volgere al termine.
Lassù c'è un torneo di dama, pedine bianche e nere...chi vincerà?
Oltre le colline e i filari di cipressi cupi nembi carichi di gocce d'acqua pronte a cadere...Orvieto abbarbicata nelle sue mura...l'ex caserma aspetta una bandiera che sventola, a settembre.
Le gallerie interrompono il paesaggio che i miei occhi vogliono vedere...
Caterina Caselli canta nelle mie orecchie "devi sorridere se puoi...le nubi sono già più in là"...qualche raggio di sud si fa largo nella boscaglia...

Ed ecco il Vesuvio: Napoli mi dà il benvenuto.

Peppino è sul binario ad attendermi...la città e i suoi COLORI rumorosi, i vicoli, l'odore di pizza fritta...tè freddo sulle poltroncine di vimini in piazza S.Domenico. Tramonto scuro e l'atmosfera del porto: chi sbarca e chi si imbarca.
Dietro di me il Maschio Angioino illuminato e imponente e un traghetto che ha voglia di salpare come me...slegate le cime marinai!

La nave è materassini e sacchi a pelo ovunque....e 2 poltrone sul ponte 4 per me e l'avvocato.
Fuori il VENTO e la volta celeste tornata serena in questa notte di S.Lorenzo che sa di desideri. Il golfo brilla, le onde ci accompagnano.

Vorrei una stella e la sua scia...da raccogliere.

(continua...)


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