martedì 30 settembre 2008

a nenè. a quello che è stata. a quello che è. a quello che sarà.


"Tu diventi un'isola nenè"

chiudevi una porta. e faceva male.
ma ne hai aperta un'altra, ne sei stata capace, ci hai creduto.
così come credi ancora a babbo natale, che l'inter possa vincere tutto,
che le coccinelle portino fortuna, che esistano i principi azzurri,
o almeno i principi e i mantelli azzurri, che verrà un giorno senza guerre,
che una risata ci salverà, che la puccia di marino è la più buona,
che nel calcio c'è ancora del buono, che il mare cura,
che bisogna soffiare le candeline sulla torta,
che due colori sono meglio di uno.


"forse è anche nostalgia...ma che dolce sia."
ora sei qui, a gambe incrociate seduta nella tua stanza.
un bicchiere di limoncello, ti guardi attorno...
ricordi il volo che ti ha portato in irlanda un anno fa,
il decollo e l'atterraggio.
una terra diversa che hai fatto tua,
nonostante stasera ci fossero 7 uomini che parlavano arabo accanto a te,
nonostante stasera ti abbiano rubato la bici,
nonostante stasera una pioggerellina leggera si posi sulla tua finestra.
sei una donna che ha dimostrato a se stessa che qualche volta:
PERCHE' NO?
"Ecco sto pensando a Te, Nene' la mia. "

1 commento:

Unknown ha detto...

lo so perchè vengo di rado qui: perchè mi emozioni e poi mi scendono le lacrime e in questo periodo sono bravissima da sola a farle scendere.
un bacio
gio