lunedì 3 dicembre 2007

vento da ovest e una lettera per angelina...


Soffia vento da ovest in questi giorni, il cielo è un’alternarsi di luci, ombre, stelle, lune che riposano, raggi di sole che infrangono vetri, entrano nei raggi della bici che percorre la spiaggia di donabate…

Sto imparando…sto imparando lingue, comportamenti, lavori…sto imparando cose nuove del mondo e di me…ma non sto cambiando…e probabilmente non cambierò mai. La mia vita mi ha seguito fin qui e anche il mio modo balordo di essere e di affrontare le cose e guardare cio’ che mi circonda, il giorno e la notte…

Sabato mattina ho girato l’angolo prima della boulangerie francese e c’era un ARCOBALENO, quello vero, dal principio alla fine, arco perfetto, colori incantati…e allora ho pensato che ho la fortuna di incontrare sempre qualcosa per cui sorridere.

Anche chi mi ha conosciuto qui, in quest’isola di verde e di mare vestita, che sa più di africa, di italia, di asia e di europa dell’est che d’irlanda, si stupisce del mio ridere sempre, del mio modo di comunicare, ma sono io… nene’. E so piangere, arrabbiarmi, rimanere delusa, sbagliare, provare a correggermi, soffrire, far male, avere paura, essere brutta e antipatica, avere sensi di colpa e qualche rimpianto, parlare di cose stupide e di cose importanti, magari anche di come è la cacca…


come sto esattamente??

come mi vedi...e non sono ombra...

sto che mi trovo bella e buona nella condizione in cui sono e si'...mi piace :-)!!

Sono due mesi che non mi sveglio in via botta e la mattina non arrivo in via meravigli…due vie, due nomi, eppure a volte nostalgia forte di sensazioni, persone e quotidianità…e dell’orrendo caffè della macchinetta e di angelina che mi dice “le pigli” o “pazzescooooooo”…ma sono in viaggio, un viaggio che è fatto di un andata…e di un RITORNO.

Angelina ed io. Diverse in tante cose, ma entrambe vere (che poi è quello che conta no?).

Siamo come siamo pini, io e te. E la cosa bella è che mi hai sempre saputo leggere, e che in fondo mi vuoi bene così, anche se non scrivo della cacca, anche se non ho momenti di sconforto, anche se non c’è nessuno che non digerisco…bè magari qualcuno un po’ “pesante” tipo un irish breakfast sì, ma niente che una buona tisana non possa far passare…

E in questo momento vorrei vedere la tua faccia mentre mi leggi, magari potrei provare a farmi perdonare andandoti a comprare un dolcino in pasticceria…che ne dici??






3 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao nenè
allora quando torni?

Anonimo ha detto...

A me piace la Nenina cosi com'e'... Se in giro la gente fosse tutta come lei allora penso la odierei ma perfortuna/purtroppo io di persone cosi non ne conosco e sono ben contento di aver incontrato lei (anche se in effetti all'inizio le sue risate urtano un po' i nervi, soprattutto se non c'e' un cazzo da ridere!) ;)

Nene cmq devi essere bella presa in sto periodo visto che e' la prima volta che ti mando un sms e non mi rispondi (finalmente!!!).

Qui a Berlino fa un freddo incredibile, giuro che in confronto a Milano sembra estate. Mi stringo nella mia giacca blu e cammino con passo lento e costante per ku'damm. Le mani sempre in tasca, e questa volta non e' un scelta stilistica ma una necessita'. In testa cappello di lana e cappuccio della felpa, ormai sono la regola. Low-profile, cosi' i tipi dei bordelli non mi chiedono di entrare ogni volta che ci passo davanti!!

Qui tutto e' diverso. Qui anche il cemento e' piu' cemento e le strade esistono solo per essere percorse. I palazzi, le case, le stazioni, sono solo uno sfondo, perche' e' la gente la vera anima della citta'. Quando scende la sera e le strade si svuotano, niente sembra avere piu' senso. I ristoranti e le birrerie si riempiono e quando le porte si aprono vieni investito dal vociare delle persone e da una piacevole ventata di calore.
Per le strade incrocio sguardi di ragazze biondissime delle piu svariate nazionalita'. Hanno visi dolci e saputi, non come a Monaco lucciole spente con il nasino all'insu'. Dicono che nella zona est non ci siano piu' i vecchi berlinesi, che ormai si sono spostati tutti in periferia a causa della rimodernizzazione urbanistica della zona. Li l'atmosfera e' molto piu Berliner... Puoi ancora respirare quell'aria post-bellica che ti fa sentire di essere in un posto vero.
E' difficile descrivere questa citta'; e' difficile scoprirla... Quando sei in prossimita' di qualche monumento lo vedi arrivare con la sua maestosa presenza. E' qualcosa che toglie il fiato. Come Alexanderplatz ad esempio, una delle piazze piu famose di Berlino. Enorme, grigia, cruda. Ogni volta sento come un senso di vuoto dentro ma allo stesso tempo non posso che rimanerne affascinato e senza parole.

Ieri sera sono stato in giro con un ragazzo italiano che vive a Berlino da 15 anni. L'ho conosciuto in un ristorante dove vado ogni tanto a mangiare e a fine turno siamo andati a berci un paio di birre a Kreuzberg. Sembrava un tipo tranquillo ma dopo la quinta birra ha iniziato a dare di matto. Fatto sta che alle 5 di mattina mi sono trovato a Charlottenburg, con lui che voleva portarmi a tutti i costi in un bordello ma non aveva i soldi per la puttana e voleva che gliela offrissi io... Come no! Fortunatamente poi abbiamo incontrato dei suoi amici di qui e penso si sia dimenticato quali erano le sue intenzioni.
Una mia amica me l'aveva detto di stare alla larga dagli italiani qui. Ora lo so.

Come vedi anche a me i casini mi inseguono... :)

A presto Nene'!
fede

Anonimo ha detto...

why? why? why?
why you are so nenè?
could you please decide to come back to milan forever a good volt?
sorry sorry for my english is very bad.
what i say is: torn torn, sta casa ashpetta a tte!!!