venerdì 1 giugno 2007

giornata di nuvole pesanti e pensanti


...giornata di nuvole pesanti e pensanti,
di cielo che sa di scarpe da ballerino di tip tap,
forse vuole scaricare anche lui una sorte di tensione emotiva...
una musica ci parla...anche se lontana...lieve...lieve...
...non tutto ha contorni definiti...


penso ad una telefonata col babbo,
a quello che non ci diciamo,
e che forse comunque "passa",
comunicazione non esplicita,

penso alla sua chitarra che mi accompagna da quando ero bimba,

alla festa dell'asilo,

penso a mio fratello che ora gira per le rotonde irlandesi in auto
con la sua macchinina nuova (usata),
e ha già imparato che lì le rotonde si prendono nel verso opposto a qui,

penso a stamattina in cui la mamma
ha guardato con me la pioggia fuori dal balcone...

la piscina con i fenicotteri di pietra è sempre lì
...più vecchia anche lei...ma sempre lì...


penso alla nuccia e al beppe che sulla panchina del parco ad ottant'anni
ancora si sorridono e mi sorridono e che per me ci sono sempre stati...


penso a quanto c'è di vita in me,
e a quanto di me c'è in quello che mi circonda...

e penso che non ho paura...qualsiasi sia la direzione...

è solo un altro venerdì ad una scrivania
che ha cambiato posto e compagni di stanza
ma è sempre la mia da tre anni...penso che è bello che sia così...

e che...(me la porterò dentro SEMPRE)

"Tirerò su le maniche e mi metterò a impastare il mondo"

(baci di dama per tutti) poesia&pasticceria

4 commenti:

Anonimo ha detto...

quanto paghi di tassa dell'immondizia?....buongiorno.
mi manifesto scrivendo anch’io. poche righe. pressoché inutili.
ho letto qualcosa in questo box. velocemente. e ho pensato “cazzo quanti poeti!”, tutti qui per scrivere parole private?”.
anonimi e pseudonimi. non avete un nome vero?

manie di protagonismo in un blog, vittime del tuo blog, potere di acquisto di un blog, pseudotecnico blog, vivere o morire dentro un blog?.

avrei voglia di fare una passeggiata. mi accompagni?

non mi viene in mente nessuna poesia, nessuna citazione o l’invito a una lettura, nemmeno un saluto da fare a chi mi conosce.

passavo di qui. con la mi solita stronzaggine.


angela

Anonimo ha detto...

E sì, hai ragione Angelina, il fatto è che in fondo è tanto facile la poesia….il difficile è fuori dal blog!!!

Anonimo ha detto...

"...mi spiegava che nella sua lingua c'è una parola che suona come il mio nome: Jubia. Vuol dire pioggia. Essere pioggia non è facile. Devi concederti solo alle terre che hanno bisogno di te, altrimenti allaghi.
mi chiamava Jubia e diceva: non darti ad altre terre, io ho sete di te, se scendi su me cresceranno i frutti, se scendi su chi non ha bisogno di te, non ci sarà raccolto"

...fuori dal blog...

Anonimo ha detto...

...cullati dal ruomore della pioggia ..parlammo di tuti gli argomenti possibili e immaginabili, dalla formaizone della terra al giusto grado di cottura delle uova sode.

MA COSA FARNNO MAI LE FORMICHE NEI GIORNI DI PIOGGIA? chiese Midori.