domenica 13 gennaio 2008

...e fu così che in una notte d'inverno...




... mi ritrovai seduta ad un tavolino nella penombra di un ristorante in irlanda...
davanti a me una fetta di panettone milanese portato da marzia (la prima amica a vedere dal VERO il mondo di nene' in ireland)...
vicino a me alessia, che a soli 19 anni, ha già una storia lunga da raccontare...che è bella e semplice, grande e spontanea...e che mi sussurra "maremma gatta che stanchezza" nel suo toscano pisano.
accanto a me il capo, l'algerino arezki yermeche o "fabio de fosco", che cerca di spiegare la questione israeliano palestinese ad una ragazza russa di padre israeliano che lavora con noi.
si parla di pace, di guerra, di religione...di come e di dove va questo pianeta...di quanto sarebbe meraviglioso se sapessimo tutti ascoltare e ascoltarci di più...imparare a conoscere...accettarci e accettare le diversità.

soffia il vento, cade la pioggia, e in una notte d'inverno rido di me...seduta a questo tavolino, dopo una lunga serata di lavoro...fatta di piatti, bicchieri, posate, candele, tappi, vini, birre, cibi...di parole che si incontrano e che si scontrano...

penso a chi è nato oggi e a chi nascerà quest'anno...agli amici che sono nati in questi giorni...
a quanto sarebbe più buono questo pianeta se fosse un po' come l'atmosfera che c'è qui ora...

Welcome home (this strange world) LORENZO...
che sappia essere anche solo un po' come te...sarà migliore!!!!!!!!!

PS. non piangere gio...
Lorenzo è il bimbo della mia cugi grande, spero abbia coraggio e curiosità...spero che dovunque vada...si porti sempre dietro se stesso, spero che gli raccontino della gioia della bisnonna quando l'ha visto arrivare al mondo.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Intervengo a cambiare questo stato di mobilità.
Del blog.
Quando i poeti finiscono le rime tacciono.

La differenza tra Battiato e De Andrè.



Venerdì mi hanno fottuto la Bicicletta.
Mi hanno fottuto il centro di gravità. Permanente.
Adesso ne ho un’altra. Di bicicletta. Ma non è la stessa cosa.

Pensavo che ci sono giorni che non sono giorni.
Che le persone vanno a vivere altrove per trovare un posto nuovo dove nascondersi.

La differenza tra diritto alla vita e qualità della vita.



Non è di amore che parlo. anche se parrebbe.
Tu non capisci te stesso e pretendi di capire gli altri.

Il problema che è un non-problema.



Ti ricordi il sapore del bicchiere di acqua fresca con il limone spremuto dentro e un po’ di zucchero?

E se domani fosse l’agosto del 1987.




à la prochaine


angela

Anonimo ha detto...

a me la fittipaldi fa sesso!